Siamo cresciuti ad orecchiette e cime di rapa, chiamatelo pure luogo comune, a noi non dispiace, è certo che in Autunno ed in Inverno non avremmo potuto desiderare piatto migliore. Arrivati a Milano c'è stato lo scontro con la realtà: qui esistono le rape, ma di cime neanche l'ombra; o meglio, chiamano impropriamente così le larghe foglie, che del sapore amarognolo delle cime non hanno neanche il sentore. Non vi racconto del dispiacere provato quando ho visto, al banco del mercato di Viale Papiniano, il ragazzo indiano tagliere i pochi fiori ancora chiusi dell'ortaggio e buttarli via, tenendo ben in vista per la vendita foglie e gambi. No no, non si fa, è una violazione gravissima. Diverse discussioni e confronti con amanti del genere (per lo più pugliesi o con parenti della regione, ad onor del vero) mi hanno portata alla triste conclusione: le Cime di Rapa dobbiamo farcele spedire da giù, non c'è altra soluzione. Inutile continuare a sostenere il contrario, a Milano degne di questo nome non ce ne sono.
La ricetta che vi proponiamo riesce a valorizzare anche le Cime di Rapa "milanesi" e può essere un'ottima soluzione per utilizzare i gambi che spesso vengono sottovalutati. E' una vellutata, una morbida crema dal gusto intenso che abbiamo abbinato alle acciughe cantabriche. Un tocco in più al piatto è dato dall'olio extravergine d'oliva dell'Antico Frantoio Muraglia, tutte le note dell'"oro giallo" pugliese custodite in una bottiglie che farebbe innamorare chiunque. L'orcio è il simbolo di questa azienda, declinato in tantissimi colori e dimensioni, è talmente bello che ogni cucina meriterebbe di averne almeno uno da poter mettere al centro della tavola.
Vellutata di Cime di Rapa con Acciughe Cantabriche
Ingredienti per 2 persone:
500g Cime di Rapa (utilizziamo solo i gambi in questa ricetta)
1 Patata
4 Filetti di Acciughe Cantabriche
Olio Extravergine di Oliva
Sale & Pepe
Colatura d'alici
Mettiamo a bollire dell'acqua in una capiente pentola, nel frattempo puliamo le cime di rapa e teniamo i gambi. Procediamo togliendo la parte esterna più dura e di colore verde scuro, tagliamo a cubetti e teniamoli da parte. Sbucciamo la patate e tagliamo anche in questo caso in cubetti, facendo attenzione siano della stessa dimensione dei gambi per uniformare la cottura. Trasferiamo tutto nell'acqua bollente e lasciamo cuocere per 15 minuti circa.
A cottura ultimata trasferiamo i cubetti nel boccale del frullatore ad immersione, aggiungiamo un paio di mestoli di acqua di cottura, il pepe e due cucchiaini di colatura d'alici. Frulliamo il tutto e versiamo l'olio extravergine d'oliva a filo.
Per servire abbiamo scelto un boccaccio, versiamo la vellutata e adagiamoci sopra una fogliolina di cime di rapa (se lo si vuole) e due alici cantabriche arrotolate. Completiamo con l'aggiunta dell'olio extravergine d'oliva a crudo.
Ci beviamo su un vino sloveno, il Cotar Malvazija
E ci ascoltiamo Let My Love Open The Door di Pete Townshend
a vedere la foto sembra più una crema al latte …scusa non dovrebbe essere verde ? cmq ce di fatto che e davvero invitante…
lia
Ciao Lia, se avessimo usato le foglie sarebbe stata sicuramente verde, ma usando i "gambi" ed il cuore delle rape con l'aggiunta della patata il colore è ovviamente questo, tolta la parte esterna verde e dura il colore della sezione è molto chiaro. Provare per credere 😉
Buon Pomeriggio*
in questi casi provare per gustare ^__^
grazie infinite..
lia