Post in collaborazione con Neutrina

Per cucinare un buon piatto ci vuole passione, esperienza e a volte anche tanto coraggio. Da bambina pensavo che affettare la cipolla fosse dolorosissimo, al punto che neanche gli adulti erano in grado di trattenere le lacrime, piangendo senza vergogna mentre affondavano il coltello nell’odoroso bulbo. Crescendo ho capito che la sofferenza da affrontare non era quella fisica, ma in un certo senso quella sociale, il riuscire a rapportarsi in modo sereno con il prossimo dopo aver preparato una genovese o delle cipolle al forno. 

L’odore di alcuni ingredienti è forte, penetrante al punto di sentirselo addosso anche a distanza di ore dopo aver cucinato o mangiato una pietanza. L’elenco è lungo e sicuramente non esaustivo: cipolla, aglio, uova, pesce, crostacei, cavolfiori e broccoli e poi la puzza di bruciato che aderisce alle pentole e quella di fritto dopo aver preparato panzerotti e polpette per tutta la famiglia la domenica mattina. Il cibo è nutrimento per il corpo e per l’anima, ma è anche fatica e tecnica, è l’arte di saper far fronte a diverse situazioni, una tra tutte la pulizia degli spazi comuni dopo che uno degli ingredienti sopra citati è stato lavorato per diventare elemento di un piatto.

Come ho già avuto modo di raccontarvi nel post degli “Spaghetti con le cozze” e in quello di “Un aperitivo speciale” abbiamo iniziato a utilizzare i prodotti per la casa Neutrina, che si sono dimostrati subito degli ottimi alleati. Permettono di lavare e sgrassare anche lo sporco più ostinato, catturano in delle microcapsule il cattivo odore e lo sciolgono eliminando gli odori sgradevoli. Proprio questa caratteristica è stata brevettata in una formula che prende il nome di SNIFF-OFF, una miscela atossica priva di alcool, profumo e sostante aggressive. Caratteristiche fondamentali perché i prodotti possano essere usati anche da chi soffre di ipersensibilità cutanea ai metalli pesanti e manifesta intolleranze ai profumi.

Subito dopo aver preparato le Crepes con i cipollotti e il Cavolo nero saltato in padella abbiamo utilizzato il Gel Detergente Mani per rimuovere l’odore di uova ed ortaggi, un’efficacia attiva immediata. Abbiamo lavato accuratamente i piatti e il piano di cottura con Neutrina Piatti e Stoviglie e Neutrina Acciaio. E infine ci è toccato anche ripulire il tavolo con Neutrina Superfici, questa volta non da ingredienti, ma dai pennarelli di Lavinia, che aspettando la cena ha improvvisato un murales non dove avrebbe dovuto.

CREPES ALLA BARBABIETOLA CON CIPOLLOTTI E CAVOLO NERO

Ingredienti per 4 persone:

200g di Farina 00

4 uova fresche

300ml di latte

Sale Fino

20g di Burro

Polvere di Barbabietola

3 Cipollotti

50ml di vino bianco 

Sale e Pepe

Olio extravergine di oliva

Cavolo nero

2 spicchi di aglio

Olio extravergine di oliva

Sale

Iniziate la preparazione della pastella fondendo il burro in un pentolino, aggiungete il sale alla farina setacciata. Nel frattempo sbattete le uova con cura e incorporatele lentamente alla farina. Unite il latte e il burro fuso, lasciato intiepidire; completate con la polvere di barbabietola che donerà un colore rosato o fucsia a seconda della quantità che deciderete di aggiungere.

Coprite con la pellicola trasparente e fate riposare l’impasto in frigorifero per un’ora, procedete poi alla realizzazione delle crepes in una padella antiaderente, leggermente imburrata, avendo cura di cuocerne entrambi i lati.

Proseguite con la preparazione dei cipollotti, sbucciateli e tagliateli in piccole rondelle. Trasferiteli in una padella antiaderente con l’olio extravergine d’oliva. Fateli rosolare e aggiungete il vino bianco, il sale, il pepe e due cucchiai di acqua calda. Lasciate cuocere per venti minuti circa.

Pulite il cavolo nero, tenendo solo le foglie; sciacquatele e asciugatele con carta da cucina. Fatele cuocere per cinque minuti in una padella antiaderente con olio extravergine di oliva e due spicchi d’aglio in camicia. Aggiungete il sale e rimuovete l’aglio prima di terminare la cottura.

Servite le crepes adagiando al centro di ognuna di essere i cipollotti e servendole con il cavolo nero saltato il padella.