Ci sono preparazioni in cucina, che più di altre, generano un bisogno improrogabile di ricorrere a ottimi detergenti per far fronte alla pulizia di mani, stoviglie e piani di lavoro. Tale necessità si verifica solitamente quando gli ingredienti protagonisti delle ricette sono inclini alla diffusione di cattivo odore. Su tutti mi vengono in mente pesce e molluschi.
Da bambina avevo un’amica che detestava l’odore del pesce, anche se fresco. Non era un semplice fastidio, era serio motivo per far nascere sul suo volto un’espressione ripugnante. Eravamo nate e crescevamo in una zona di mare, in un paese che non si affaccia direttamente su un porto, ma che permette di raggiungerlo in pochi minuti.
Così le nostre passeggiate domenicali, di solito, avevano come colonna sonora il rumore del mare e la voce dei pescatori che al mattino vendevano il pesce pescato all’alba. Io ero affascinata da tutto questo, lei viveva dei passeggeri incubi. Tornavamo a casa e i nostri genitori preparavano spaghetti alle vongole o con le cozze, insalata di polpo, alici fritte e orate al forno con patate e verdure. Pesce ovunque, pesce in ogni preparazione, odore penetrante che avvolgeva la cucina.
Facile riuscire a eliminarlo dall’aria aprendo le finestre o sfruttando una cappa potente, difficile farlo sparire dalle mani usate per cucinare e dalle superfici. In pochi minuti veniva sostituito da una fortissima puzza (non è possibile chiamarla diversamente) di detergenti, che negli anni ’80 la facevano da padrone nell’igiene domestica.
A quel punto veniva da chiedersi se poteva considerarsi addirittura piacevole l’odore del pesce deviscerato prima che si spruzzasse il detersivo per pulire. Di anni ne sono passati tanti, della mia amica d’infanzia non ho più notizie, ma mi piace immaginare che stia traendo grande beneficio dall’evoluzione che ha caratterizzato anche il mondo dei detergenti.
Salmone Marinato
Ingredienti:
Un trancio di salmone fresco
Sale grosso
Zucchero di canna
Sfilettate il salmone e controllate che non ci siano spine, se le doveste trovare estraetele aiutandovi con una pinzetta. Realizzate un composto con abbondante sale grosso e zucchero di canna, la quantità dovrete determinarla in base alla grandezza del trancio di salmone. Immergetelo e lasciatelo in una ciotola in frigorifero per almeno 30 ore. Estraetele delicatamente e affettatelo con un coltello. Potete servirlo così o adagiato su una fetta di pane integrale con l’aggiunta di aneto, avocado e salsa allo yogurt.
Spaghetti con le cozze
Ingredienti per 2 persone:
200g di spaghetti
1 chilo di cozze
1 barattolo di pomodorini a pezzetti
3 spicchi di aglio
Olio extravergine d’oliva
Prezzemolo
Sale & Pepe
Iniziate la preparazione pulendo accuratamente le cozze: sciacquatele nel lavabo, eliminate il bisso e le impurità con un coltello. In un’ampia pentola fate scaldare l’olio extravergine d’oliva con lo spicchio d’aglio, aggiungete le cozze e lasciate che si schiudano per 3 minuti, agitando la pentola per far arrivare il calore anche alle cozze in superfice.
Quando si saranno aperte tutte, sgusciatele e tenetele da parte in una ciotola e in un bicchiere versate l’acqua di cottura delle stesse.
In una padella fate nuovamente scaldare due spicchi di aglio in olio extravergine d’oliva, aggiungete i pomodorini a pezzetti e l’acqua tenuta da parte, cuocete il tutto per cinque minuti. Nel frattempo lessate gli spaghetti in abbondante acqua bollente salata e terminatene la cottura nella padella con il sugo di pomodoro.
A fiamma bassa aggiungete le cozze e il prezzemolo tritato finemente.