E’ tutto pronto: il digestivo è in borsa, abbiamo raggiunto le famiglia in Puglia da qualche giorno e l’odore di fritto è ormai una costante sui nostri vestiti. Finalmente il vero spirito del Natale. Anche quest’anno sulla nostra tavola la parola d’ordine sarà tradizione, tutti piatti che vantano origini lontane e poco spazio concesso a sperimentazioni ed abbinamenti azzardati, il Natale è anche questo: un caminetto acceso, chiacchiere infinite con gli amici e i parenti che non si vedono durante il resto dell’anno e poi dolci, tanti tantissimi dolci.
Da che ho memoria ricordo vassoi in plastica o vetro colmi di pasta di mandorle, croccanti, frolle a forma di staffe di cavallo, biscotti con le sembianze di alberelli di Natale, mustaccioli, “negretti” al cioccolato, dolci “ingilippati” ripieni di marmellata, cartiddati e Purcidduzzi. Il dono più gradito che ci si possa scambiare in questi giorni è proprio un tripudio di dolcezze e noi vi vogliamo augurare un Felice Natale proprio con la ricetta dei Purcidduzzi (o purceddhruzzi, purciaddhuzzi, purceddhi, purcedduzzu a seconda della zona del Salento di riferimento) che la nonna di Pietro ha innumerevoli volte testato e con grande piacere tramandato.
Vi giunga il nostro augurio di serenità più sentito e che siano per voi giorni da trascorrere con chi amate, avvolti da risate e abbracci: BUON NATALE 2013!
Purciaddhuzzi anche da voi! Fanno Natale solo a guardarli 🙂 Buone feste!!!