Pizza e caffè prima degli esami

[Post in collaborazione con Nespresso]

Si dice che ogni caffè abbia una storia e ogni storia un’origine, così qualche giorno fa vi ho raccontato delle prime volte in cui ho iniziato a bere il caffè e di quanto importante sia stato quel periodo nella mia vita (Caffè e Biscotti sul Treno dei Ricordi). Ma di prime volte e di storie ce ne possono essere tante e oggi, invece, ho ripescato nei ricordi dei primi anni di Università, quando trascorrevo le nottate a studiare con le mie amiche e compagne di studi, perdendo il sonno e la pazienza sui manuali di diritto. Le nostre sessioni iniziavano la mattina: mentre programmavamo i capitoli da ripetere nelle successive ventiquattro ore, una di noi iniziava a impastare acqua, farina e lievito per ottenere un soffice panetto da lasciar crescere per almeno otto ore al caldo. Il procedimento veniva ripreso alle venti circa, quando lasciavamo terminare la lievitazione dell’impasto della pizza per almeno altri 30 minuti in teglia prima di infornare.

Era il nostro rito negli ultimi giorni che precedevano gli esami, quando mangiavamo pizza e bevevamo caffè per chiudere in dolcezza i brevi momenti di pausa prima della ripetizione finale, che a volte si protraeva fino alle prime luci dell’alba. Il caffè in quei momenti era il simbolo della condivisione di ansia e aspettative, della paura di non essere all’altezza o di non aver studiato abbastanza, sensazioni che la stanchezza amplificava e che il nostro sostenerci a vicenda cercava di placare.

Ho idealmente associato a quel periodo il nuovo caffè Nespresso Limited Edition Robusta Uganda, il cui sapore è ricco di note di cacao e con la sua dolcezza e intensità riesce a rendere piacevoli i momenti di pausa, che un tempo erano dallo studio e oggi lo sono dal lavoro, che spesso si concentra nelle ore serali, quando in casa regna il silenzio e ritrovo la giusta atmosfera per concentrarmi senza interruzioni. Quando ho degustato le nuove capsule Nespresso non ho saputo scegliere in modo netto, l’Araboca Ethiopia Harrar mi ha riportato agli anni dell’adolescenza e la Robusta Uganda a quelli dell’Università. In ogni caffè c’è una storia, è vero, ma in ogni storia c’è un po’ di noi stessi e ritrovare le origini di qualcosa è la strada giusta per apprezzarla di più.

Pizza in Teglia

 

Ingredienti:

500g di Farina 0

10g di Lievito di Birra

Olio extravergine di Oliva

Sale

Sbriciolate il lievito in 50ml  di acqua tiepida. Setacciate la farina in una capiente ciotola e versate al centro il lievito sciolto nell’acqua; iniziate a impastare lentamente e versate delicatamente altri 300ml di acqua. Continuate a impastare e incorporate 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva e 10g di sale.

Quando avrete ottenuto un impasto elastico e omogeneo lasciatelo lievitare nella coppa coperta con la pellicola trasparente per alimenti per almeno 8 ore. Trasferite l’impasto nella teglia e fate lievitare per almeno altri trenta minuti.

Procedete condendo come preferite, noi abbiamo optato per passata di pomodoro, insaporita con olio extravergine di oliva e sale, & mozzarella. Informate a 250° in modalità “statico” per 8 minuti nel ripiano centrale e gli ultimi 2/3 minuti sul fondo del forno stesso.

 

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