Abbiamo trovato il modo di non subire la nostalgia di Puglia
e famiglia quando non possiamo tornare in terra natia per le feste. L’avevamo
già sperimentato a Capodanno (leggete QUI) e qualche settimana fa ci abbiamo
riprovato per Pasqua: farci coccolare con i piatti degli chef che più stimiamo.
E’ fantastico: funziona! L’inizio del nuovo anno lo abbiamo festeggiato
brindando a Villa Assunta (Mirabella Eclano-Avellino) con lo chef Mirko Balzano
e Laura; questa volta siamo andati a trovare gli chef Juri Chiotti & Diego
Rossi a Delle Antiche Contrade (Cuneo).
Juri e Diego li abbiamo conosciuti al Westin Palace a Milano
in occasione di una cena organizzata per presentare giovani chef emergenti,
qualche mese dopo Juri avrebbe conquistato la sua prima stella Michelin. Da
quel traguardo sono passati sei mesi e abbiamo continuato a seguire con
curiosità e ammirazione le loro gesta culinarie. Sono due ragazzi dalla forte
personalità, due veri amici che hanno saputo far confluire la loro
professionalità in un’unica promettente cucina. Ho avuto già modo di dirgli che
nell’indistinto mondo degli chef “prime donne” loro sono la vera grande novità,
osservarli ai fornelli ne è stata la conferma.
Pietro sottolinea che quella non è pancia, ma la piega della camicia 🙂 |
Alla base della lunga ricerca e
dello studio dei piatti c’è la stessa filosofia: il km 0, la valorizzazione del
territorio, il rispetto della materia prima nell’esaltazione di una creatività
a volte anche estrema, ma mai inopportuna. Vengono dal St. Hubertus del Rosa
Alpina di San Cassiano, hanno imparato tanto da Norbert Niederkofler così come
dagli altri illustri chef con cui hanno lavorato e non perdono occasione per
esprimere la riconoscenza verso i loro “insegnanti”.
Trascorrere la Pasqua seduti al tavolo degli Chef accanto
alla cucina ci ha fatto sentire un po’ a casa, il clima e l’atmosfera che si
poteva respirare era quello del calore famigliare di un giorno di festa.
Armonia dello staff, armonia dell’arredamento in un ambiente accogliente,
armonia nei calici e nei piatti. Abbiamo pasteggiato con un vino ligure:
Harmoge dell’azienda vitivinicola [Prima]Terra.
Ovviamente ci siamo lasciati guidare interamente dagli chef
nella scelta dei piatti e abbiamo optato per il Menu di Pasqua senza avere il
minimo dubbio.
Bon Bon di baccalà su nero di seppia (unica nota negativa…è
finito troppo in fretta: delizioso)
Insalatina di asparagi, lemongrass e uova (divertente
riuscire ad individuarle tutte: seppia, trota, bottarga e quaglia)
Risotto ai “luvertin”, anguilla e Duchesse de Bourgogne (ho
scoperto cosa sono gli “luvertin”, sto già immaginando quanto sarebbe buona una
fritta)
Cannelloni di patate viola ripieni di seirass del fen, ragù
di animelle e menta fresca (il seirass è una prelibatezza e Juri lo va a
trovare in un luogo sperduto, conosciuto solo agli avventurieri di montagna)
Capretto al forno profumato al sesamo con fave fresche e
spuma di Castelmagno (qui si ascolta una nota dolente, quest’anno avrei voluto
iniziare il digiuno da capretto, non ce l’ho fatta…l’ho assaggiato, ne ho
gustato ogni singolo boccone, probabilmente sarà l’ultima volta, ma mi pare un dignitoso addio)
Torta di pane, fragole, latte e camomilla (un dolce della
tradizione contadina, un dessert povero che diventa gourmet)
Siamo andati via nel pomeriggio inoltrato, felici e
rilassati. Abbiamo salutato Juri e Diego con un "arrivederci a presto" concreto e
vogliamo informare anche voi dell’appuntamento: l’8 Maggio allo Sheraton Malpensa ci sarà una cena con chef piemontesi e tante sorprese. L’iniziativa è
inserita nel progetto #xtuttiigusti e Carlo Vischi anche questa volta ha
coinvolto eccellenze della gastronomia italiana. Un’occasione da non perdere
per i foodies che in quei giorni saranno a Milano.
E' stato un piacere conoscervi ad Alba (ero nel gruppo di Ramona)e mi auguro ci saranno presto altre occasioni..intanto complimenti per il vostro intervento e per il blog!kiss Laura