Avviso: questo post è pericolosamente polemico
I ruoli del nostro blog credo siano ormai noti: Pietro
cucina, realizza ricette tradizionali e
ne inventa di nuove con dedizione e passione, abbina i vini e impiatta sempre
con spiccato gusto estetico. Io, donna, fotografo e il più delle volte mi
occupo della parte “pratica”: elaborazione dei testi e gestione dei contatti.
Quindi, in un certo senso, il vero Food Blogger è lui, UOMO.
E proprio qui vorrei soffermare l’attenzione. E’ un dato di fatto che questo
splendido spicchio di mondo virtuale sia per lo più composto da donne, ma ciò
che proprio non riesco ad accettare è la preventiva esclusione della
possibilità che un uomo possa occuparsi,
nell’ideale comune, della cucina domestica.
Mi spiego. Se rivolgiamo uno sguardo alle importanti cucine
nazionali e internazionali ci rendiamo immediatamente conto che a dominare è LO
chef, poche le donne nei ristoranti importanti. Nelle case italiane, invece, la
situazione è inversa nella maggior parte dei casi. Fortunatamente con il
passare degli anni anche gli uomini si stanno appropriando di un loro spazio ai
fornelli domestici e ciò non può che rendere felice il gentil sesso. L’unico mondo che pare voler ancora escludere
l’avvento dell’uomo in grembiule è proprio quello dei food blogger. Diversi
sono stati i segnali: contest con la precisa indicazione “Only for Girls”
(tristezza a palate), mail degli uffici stampa rigorosamente al femminile ed
ora ben due ricettari di due aziende che hanno inserito una ricetta di Pietro
presentandolo come UNA food blogger.
Ciò che più mi lascia perplessa è che uomini food blogger ce
ne sono e sono anche bravi, perché ignorarli/escluderli/mortificarli usando un
fastidioso femminile nel genere grammaticale?
Si è combattuto per la parità? E che parità sia! Non c’è niente di più
sexy e gratificante di un uomo che cucina per la propria donna, non facciamo
allontanare “l’uomo comune” da questo mondo, non rendiamo i food blog una sala
d’attesa di un centro estetico (anche se qui, vi assicuro, ultimamente gli uomini
sono più coccolati delle donne). Non mi sono mai piaciuti i luoghi chiusi, i
gruppi esclusivi o le discriminazioni di genere.
Vi saluto con un’attestazione
pubblica di stima: ad oggi, tra le decine di purè di fave assaggiate, le
migliori restano quelle di Pietro! Non me ne vogliano zie, nonne, amiche e vicine
di casa, ma è la verità! E questa è la ricetta che oggi vi lasciamo.
Voi cosa ne pensate ? (Non in merito al purè di fave, eh!)
Ingredienti per 4 persone:
300g di fave Secche Decorticate
100g di Patate
1kg di Cicoria Selvatica (se irreperibile Catalogna Spigata)
Acqua
Sale
Olio EVO
Uva Bianca (sì o no?)
Dopo aver sciacquato le fave tenetele a bagno in acqua
fredda per almeno 6h (meglio se per una notte intera), assicuratevi che siano
abbondantemente coperte.
Affettate la patata e
disponetela sul fondo di una casseruola sufficientemente capiente, aggiungete
le fave tenute in ammollo e coprite il tutto con acqua fredda che superi di due
dita gli ingredienti nella casseruola. Accendete il fornello e lasciate cuocere
a fuoco basso per 45/50min dal momento dell’ebollizione e comunque fino a
quando le fave non saranno “morbide”. Togliete la schiuma che man mano si
formerà e, se necessario, aggiungete
altra acqua tiepida durante la cottura.
A cottura ultimata aggiungete il sale e iniziate a
mescolare energicamente con un cucchiaio, meglio se di legno, e versate l’olio
EVO a filo (la giusta quantità la lasciamo al vostro buon senso e gusto).
Questa è la classica fase della “battitura delle fave”, tradizionalmente si
mescolava fino ad ottenere un composto cremoso, oggi l’ausilio di un frullatore
ad immersione facilita il tutto.
Abbiamo scelto di servirle con della cicoria selvatica semplicemente
pulita e lessata in acqua salata, per le cosiddette “Favi e Fògghi”. Ci sono
diversi altri modi per accompagnare il
purè di fave, ve li elenco brevemente e se ne avete altri suggerite pure:
cipolla rossa “spurgata”, peperoni
soffritti, pane abbrustolito e…l’uva bianca. Qui si apre il dibattito: a
casa mia si è sempre mangiata con le fave, Pietro non condivide anche se non ha
potuto totalmente contestare l’abbinamento.
Vi riproponiamo uno dei vini che abbiamo bevuto a Capodanno: Donna Celeste-cantine Russo , fiano di Avellino Docg.
Ci ascoltiamo i White Lies con A Place To Hide
Un viva a Pietro e a tutti i cuochi maschietti lo vogliamo fare????? Ma insomma!!!
Io ti capisco bene, quando dico che il mio compagno fa tutte (e dico tutte) le faccende domestiche lo guardano come fosse uno zombie, e non ti dico se si mette ai fornelli (tra l'altro è molto più bravo di me….)
Non posso che darvi il mio sostegno 😉
potere alle donne! ahahha ehm scherzo ovviamente! da circa nove mesi praticamente il foodblogger è Luigi come sapete! 😀 sono bravi questi ometti! 😀
L'uomo mediatico ai fornelli è un po' timido!? 🙂 Ho scritto il post proprio perché di maschietti in cucina ce ne sono tanti ed anche bravi, son passati i tempi in cui le donne non li facevamo avvicinare in cucina (Ricordo ancora le scene dalle mie zie per allontanare ogni essere di genere maschile dal "cucinino"!!!).
Buona Settimana a tutti! Un bacio*
Da oggi guarderò Pietro con occhi diversi!
E anche te mentre ti immagino in adorazione guardando il tuo uomo sexy che cucina 😛
Battute a parte: concordo con te! Basta con tutti questi stereotipi e limitazioni!!!
Per il purè di fave: quando ce lo rifate???? Troppo buono!!!
ahahahahah quoto Tery! 😉
devo dire che da me succede proprio l'inverso..Nik non si avvicina in cucina mentre ci sono io…però lui una cosa buonissima la sa fare: la superpiadina!
per me è sempre una coccola!
quindi…ben vengano gli uomini in cucina e nei blog
Sono così daccordo con te! e non sapevo neanche di questa cosa, eppure come dici di foodbloggers uomini ce ne sono e di bravissimi! credo che si tratti di una mancanza di tatto o addirittura di rispetto.
Stereotipi da abbattere che sono purtroppo parte della non-cultura italiana.
buono anche il puré di fave.
a presto!
il mio purtroppo in cucina proprio non ce la fa.. anzi, non ci si mette! ma concordo pienamente che di maschietti bravi in cucina ce ne sono eccome.. a partire dalla mia famiglia.. bravi!!
Qui sfondi una porta aperta… gli uomini in cucina sono bravi e si impegnano, anche al di fuori dei contesti professionali (mio marito ha sempre cucinato anche prima di farlo per lavoro!)! Si tratta di farli uscire allo scoperto…
per la poca attenzione che lamenti nei confronti di Pietro, credo che sia frutto della pigrizia e di poca attenzione! non sempre è così però basterebbero solo due minuti in più per cambiare una A in una O nel testo di una mail, no?!?
ciao
Claudia
..e poi è inutile negarlo: non c'è donna che non ami l'uomo che la coccola in cucina! Anche se è a dieta! 🙂
Io vi amo! Tutti e due! 🙂
mio marito è pasticcere e sa anche cucinare solo che a casa butta via il lavoro e si mette le pantofole
Ce ne fossero di uomini come Pietro…..che ben vengano food blogger uomini, hai ragione abbiamo voluto la parità e parità sia ….in tutto. complimenti per il purè di fave. Grazie per essere passati,vi seguiamo con piacere. Baci
sono completamente d'accordo! ma sono di parte 🙂
nota polemica: la dicitura 'only for girls' che ho trovato per alcuni contest (ai quali non ho partecipato) davvero mi fa davvero tanta tristezza!!
Che cosa ne penso? D'accordo su tutta la linea, e anzi devo dire che a casa mia oltre che a cucinare entrambi, tra me e mio marito, quello più dotato di fantasia negli accostamenti è proprio lui!
E poi W le fave …io vengo da Taranto è uno dei miei piatti preferiti! E con la pasta le fate mai?
alla prossima
Ale