In qualsiasi famiglia, a prescindere della collocazione geografica o sociale, c’è sempre qualcosa di inestimabile che un genitore può tramandare al proprio figlio; questo bene preziosissimo è l’amore per una o più passioni. Mia madre mi ha trasmesso il piacere dei lavori manuali, quell’abilità leggera nel creare utilizzando ferri, uncinetto e ago. Prima di lei sua madre e prima ancora quella che sarebbe stata la mia bisnonna. Da quando è nata Lavinia io e Pietro ci siamo ritrovati a scegliere in modo del tutto naturale quale talento alimentare in lei. Così, senza neanche rendercene conto, siamo riusciti a farla appassionare al cibo, a suscitarle una sana curiosità che a un anno e mezzo di vita la spinge a voler assaggiare tutto e a pasticciare con noi ai fornelli.
Come
fosse una piccola pasticcera
I suoi occhi s’illuminano appena ci vede
indossare il grembiule, con una corsetta incerta ci raggiunge e abbraccia le
nostre gambe, il messaggio è chiaro: vuole partecipare ai preparativi, con
entusiasmo e decisione. Di solito la scena che si ripete è sempre la stessa, la
prendiamo in braccio e la facciamo sedere nel suo seggiolone, mettendole a
disposizione gli stessi ingredienti che usiamo per la nostra ricetta. È un
piacere vederla armeggiare con la piccola frusta per dolci nella grande
ciotola, intenta a mescolare zucchero e uova, latte e farina, cacao e pezzi di
frutta.
Sta imparando a controllare i movimenti dei suoi
gesti, ogni giorno piccoli grandi progressi si palesano ai nostri occhi; le sue
parole sono meravigliosamente confuse, ma su un argomento sembra avere le idee
ben chiare: i dolci. Riuscirebbe a riconoscerli a occhi chiusi, scandisce in
modo impeccabile tutti gli ingredienti necessari per preparare cookies, tiramisù
e ciambelle. Ha anche una ricetta del cuore, quella che se arrivasse alla
credenza per prendere la Nutella probabilmente riuscirebbe già a preparare da
sola. Per il momento ha perfezionato la tecnica nello svitare il tappo del
barattolo per affondarci dentro il cucchiaino, appena avrà superato gli 80
centimetri di altezza dovrò solo spiegarle il funzionamento del forno.
La
ricetta del cuore
Sono i Muffin alla Nutella con Mirtilli i suoi preferiti, quaranta
minuti di pazienza prima di poterli addentare ancora caldi. Una meticolosa
preparazione che contempla le sue piccole dita veloci che lanciano, con
bizzarra delicatezza, i mirtilli nell’impasto. Inutile raccontare lo scenario
che si materializza in cucina, si potrebbe immaginare ci siano stati almeno
altri cinque bambini a pasticciare con lei. Quello che Lavinia da sola riesce a
combinare ha del sensazionale, impasto ovunque e impronte di piccole dita che
decorano ogni superficie. Vederla sorridere, però, ripaga di qualsiasi fatica
spesa a ripulire.
La
sorpresa del futuro
Sul futuro non ci è dato sapere nulla, possiamo
solo augurarci che conservi questo stesso entusiasmo e continui a preparare muffin,
cookies, tiramisù e ciambelle quando dovrà organizzare le merende con le amiche
o le colazioni con il suo grande amore, che al momento ha il sorriso e gli
occhi di Pietro e lasciamo credere a quest’ultimo che sarà sempre così.
Francesca, conoscendovi immagino la scena e so che quello che scrivi è l'esatto racconto della vita presente e la speranza di un futuro dolce per la vostra piccola. L'amore che 'ha il sorriso e gli occhi di Pietro' è troppo anche per una tostissima come me…. piango di tenerezza. VVB a tuttiettre!
zia the Nice
Riesci ad emozionarmi anche con una ricetta!