Quest’ultima osservazione, che ho fatto mia, è di una delle bravissime guide de “La Biennale” che ho avuto il piacere di ascoltare, incantata, durante la visita fatta qualche giorno fa, in questo luogo così importante e affascinante della nostra bellissima penisola. Il percorso espositivo è ricco e coinvolgente, ma ciò che mi ha maggiormente colpito è come, grazie all’organizzazione della Biennale Educational, si riescano ad ipnotizzare anche i bambini e i ragazzi, assimilando temi e linguaggi attraverso l’utilizzo di schede didattiche. I bambini sono stimolati ad osservare con maggiore attenzione alcuni progetti della Mostra, in particolare quelli che hanno adottato soluzioni a problemi ordinari in circostanze estreme, un percorso che mette in luce la sintesi tra i bisogni del singolo e i beni comuni, tutto ciò che è proprio alla base dell’architettura. Terminata la fase di osservazione si passa ai laboratori, materiali da modellare e disegni da realizzare ripercorrendo la visita che si è appena compiuta dal Padiglione Centrale all’Arsenale.
Protagonista di questo momento pratico è, accanto alla creatività e alla manualità di alunni e insegnanti, Lyra, la matita ufficiale delle attività educational della Mostra. Anche quest’anno, infatti, F.I.L.A.* torna a collaborare con La Biennale di Venezia e lo fa attraverso uno dei suoi prodotti più famosi utilizzati per il disegno artistico e tecnico. Non c’è studente di architettura che non conosca queste matite e non c’è artista che non utilizzi la grafite o i pastelli della nota azienda. In questo contesto il brand LYRA accompagna gli studenti all’interno di sei attività specifiche, sviluppate per stimolare la conoscenza e capire la realtà attraverso lo sguardo dell’architettura contemporanea.
Sono molto sensibile all’argomento “creatività” se declinato soprattuto nel periodo della prima infanzia ed è per questo che mi sono incantata davanti al fascino dei laboratori-pratico creativi ideati per le scuole dell’infanzia e primarie, opportunamente rivisitati e riadattati per singole fasce di età. Il primo è “Le nuove linee dell’orizzonte”; un percorso che indaga le tematiche della mostra percorrendo le linee tracciate e quelle dell’immaginazione, per poi guardare verso nuovi punti di vista e nuovi orizzonti di creazione. Il secondo, invece, “L’Architettura in azione” esamina e riprogetta i contenuti della Mostra individuando le forme dell’Architettura contemporanea nei suoi processi partecipativi e d’interpretazione dei desideri. Concetti complessi e articolati che possono essere appresi e assimilati dai bambini solo attraverso l’espressione artistica. Probabilmente anche per un adulto sarebbe tutto più semplice se riuscisse a semplificare assunti difficili attraverso immagini, colori, materiali da modellare e plasmare.
Vorrei raccontarvi quello che abbiamo visto nel dettaglio e vorrei riuscire a farvi percepire lo stupore dei miei occhi nel comprendere quanto ingegno ci sia nell’architettura di chi si dedica alle zone periferiche delle grandi città, a quei quartieri che troppo spesso soffrono il divario culturale ed economico con i complessi del centro. Ma ci sono casi in cui le immagini riescono a raccontare le esperienze vissute in modo più semplice e incisivo di mille parole o pensieri; questo è uno di quelli.
[Informazioni Pratiche: Le attività Educational per le scuole proseguono fino a fine mostra il 27 novembre; le famiglie, invece, possono partecipare tutte le domeniche fino al 13 novembre]