Aperitivo con Grana Padano, Mortadella e Piadina

Sono tantissime le manifestazioni del mondo eno-gastronomico che si susseguono durante tutto l’anno in Italia. Ancor prima di aprire il blog, io e Pietro, eravamo già assidui frequentatori e attenti visitatori di fiere nazionali e internazionali del settore food e wine; scoprire le novità e approfondire storia e dettagli dei prodotti che conosciamo e utilizziamo è sicuramente uno degli stimoli più importanti per elaborare, realizzare e scrivere nuove ricette. Il mese scorso abbiamo visitato il Cibus di Parma, il Salone Internazionale dell’Alimentazione giunto alla sua 18ma edizione; luogo d’incontro e di scambio per tutti i soggetti che ruotano attorno al mondo del cibo di qualità.
L’occasione ci è stata offerta da tre Consorzi e ospitata nello spazio della AICG (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) all’interno della manifestazione, realtà importante nel nostro paese, impegnata a promuovere i prodotti d’eccellenza a marchio DOP e IGP, favorendo il confronto e l’appoggio tra gli stessi consorzi aderenti. Durante un’interessantissima mattinata abbiamo avuto l’occasione di approfondire tutto su provenienza e metodi di produzione di tre istituzioni della nostra storia alimentare: il Grana Padano DOP, la Mortadella Bologna IGP e la Piadina Romagnola IGP.
É sicuramente uno dei formaggi a pasta dura più conosciuti e amati, ottenuto da latte crudo non trattato, il Grana Padano DOP è acquistato allo stesso modo in tutta Italia, versatile per essere utilizzato in tantissime preparazioni e sorprendente se provato nelle diverse stagionature e non solo. Siamo stati, infatti, coinvolti in una degustazione davvero particolare, non verticale come si è soliti fare (stessa provenienza, ma stagionature differenti), bensì orizzontale (diversi caseifici delle zone di produzione per la stessa stagionatura). Un’analisi sensoriale che mi ha fatto scoprire come il clima, il terreno e l’acqua possono influire su sfumature di gusto più o meno accentuate: nel Grana Padano del veronese erano chiare le note erbacee, in quello del cuneese il sentore di burro si è imposto con tenacia e a Mantova è forte la connotazione “agreste”, quel profumo e sapore che ricordano al primo assaggio la provenienza animale della materia prima con cui è prodotto. Città diverse per un un unico grande prodotto, territori differenti per una stessa produzione, quella che segue dettagliatamente il disciplinare imposto dalla DOP.
Il secondo prodotto che abbiamo degustato e tanto apprezzato è la Mortadella Bologna IGP, la regina dei salumi; basta sentirne il profumo per far impazzire le papille gustative. La storia narra che sia nata  ufficialmente nel 1661, ma le testimonianze letterarie che parlano di questo prodotto risalgono al precedente tardo periodo rinascimentale. Con certezza, però, si sa essere unica al mondo, ottenuta da carni attentamente selezionate, a basso apporto di colesterolo e limitata presenza di sale. Inoltre è ricca di sali minerali come ferro e zinco.
Il terzo ed ultimo prodotto è la Piadina Romagnola IGP, protagonista indiscussa delle cene veloci nella nostra casa, perfetto spuntino e ottimo pasto da consumare passeggiando. Gli ingredienti con cui è preparata si contano sulle dita di una mano: farina, acqua, strutto e sale; riscaldata velocemente ed è pronta per essere condita come si vuole. Ho scoperto, durante la degustazione, che esistono due tipi di piadina: quella riminese più sottile e grande, perfetta per essere arrotolata o piegata e quindi ottima per contenere la farcitura di un street food simbolo della riviera e la piadina della Romagna del Nord, più spessa e corposa, spesso utilizzata al posto del pane.
Abbiamo combinato insieme proprio questi tre ingredienti per preparare un gustoso finger food, ottimo se accompagnato con delle bollicine durante le calde sere d’estate.
Grana Padano
Ingredienti per 2/3 persone:
200ml di Latte intero fresco
20g di Burro
100g di Grana Padano DOP grattugiato
2 Piadine Romagnole IGP
1 Peperone rosso
1 Fetta tagliata molto spessa di Mortadella Bologna IGP
Olio extravergine d’oliva e sale
Iniziamo a realizzare i finger food preparando la crema di Grana Padano. Prendete due pentolini, fate scaldare in uno il latte e nell’altro fate sciogliere lentamente il burro. Versate il latte nel pentolino con il burro e mescolate delicatamente con una frusta da cucina, spegnete la fiamma e aggiungete pian piano il formaggio grattugiato, continuando a mescolare e cercando di evitare la formazione di grumi. Tenete da parte la crema così ottenuta.
Nel frattempo fate cuocere per almeno 20 minuti il peperone in forno a 200°, poggiato sulla leccarda ricoperta con carta da forno. A cottura ultimata fatelo riposare in un sacchetto di carta per 20/30 minuti, sarà più facile rimuovere la pelle. Tagliatelo a fette, dopo averlo privato dei semi. Conditelo con un filo d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale. Riscaldate le piadine su una piastra rovente, trasferitele su un piatto e tagliatele in strisce. Arrotolatele su se stesse dopo aver poggiato su ogni striscia un grande cubetto di mortadella e una o due fette di peperone. Servitele con la crema di Grana Padano.
Grana Padano

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