La Biennale di Architettura con LYRA

Venezia è l’affascinante e malinconica città della laguna, è quel luogo identificato con le sue pittoresche gondole che danzano sotto il Ponte di Rialto, ma Venezia è anche la città de La Biennale, di una tra le più antiche ed importanti rassegne internazionali d’arte e non solo. Dal 1895 in poi , anno in cui nacque quest’ultima, sono state istituite altre esposizioni multidisciplinari, suddivise in diversi settori; l’anno in corso è quello dedicato alla XV Mostra Internazionale di Architettura. Il titolo di questa edizione è “Reporting From The Front”, il direttore scelto per curarne ogni aspetto è Alejandro Aravena, architetto cileno famoso per il suo impegno nell’edilizia sociale e ultimo vincitore del Premio Pritzker, il riconoscimento mondiale più importante del settore. I paesi partecipanti sono 65 e ogni nazione è rappresentata da progetti che raccontano una storia, la cultura di un popolo e l’ingegno dell’uomo che riesce a costruire “un luogo all’interno di un altro luogo”.

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Quest’ultima osservazione, che ho fatto mia, è di una delle bravissime guide de “La Biennale” che ho avuto il piacere di ascoltare, incantata, durante la visita fatta qualche giorno fa, in questo luogo così importante e affascinante della nostra bellissima penisola. Il percorso espositivo è ricco e coinvolgente, ma ciò che mi ha maggiormente colpito è come, grazie all’organizzazione della Biennale Educational, si riescano ad ipnotizzare anche i bambini e i ragazzi, assimilando temi e linguaggi attraverso l’utilizzo di schede didattiche. I bambini sono stimolati ad osservare con maggiore attenzione alcuni progetti della Mostra, in particolare quelli che hanno adottato soluzioni a problemi ordinari in circostanze estreme, un percorso che mette in luce la sintesi tra i bisogni del singolo e i beni comuni, tutto ciò che è proprio alla base dell’architettura. Terminata la fase di osservazione si passa ai laboratori, materiali da modellare e disegni da realizzare ripercorrendo la visita che si è appena compiuta dal Padiglione Centrale all’Arsenale.

Protagonista di questo momento pratico è, accanto alla creatività e alla manualità di alunni e insegnanti, Lyra, la matita ufficiale delle attività educational della Mostra. Anche quest’anno, infatti, F.I.L.A.* torna a collaborare con La Biennale di Venezia e lo fa attraverso uno dei suoi prodotti più famosi utilizzati per il disegno artistico e tecnico. Non c’è studente di architettura che non conosca queste matite e non c’è artista che non utilizzi la grafite o i pastelli della nota azienda. In questo contesto il brand LYRA accompagna gli studenti all’interno di sei attività specifiche, sviluppate per stimolare la conoscenza e capire la realtà attraverso lo sguardo dell’architettura contemporanea.

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Sono molto sensibile all’argomento “creatività” se declinato soprattuto nel periodo della prima infanzia ed è per questo che mi sono incantata davanti al fascino dei laboratori-pratico creativi ideati per le scuole dell’infanzia e primarie, opportunamente rivisitati e riadattati per  singole fasce di età. Il primo è “Le nuove linee dell’orizzonte”; un percorso che indaga le tematiche della mostra percorrendo le linee tracciate e quelle dell’immaginazione, per poi guardare verso nuovi punti di vista e nuovi orizzonti di creazione. Il secondo, invece,  “L’Architettura in azione” esamina e riprogetta i contenuti della Mostra individuando le forme dell’Architettura contemporanea nei suoi processi partecipativi e d’interpretazione dei desideri. Concetti complessi e articolati che possono essere appresi e assimilati dai bambini solo attraverso l’espressione artistica. Probabilmente anche per un adulto sarebbe tutto più semplice se riuscisse a semplificare assunti difficili attraverso immagini, colori, materiali da modellare e plasmare.

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Vorrei raccontarvi quello che abbiamo visto nel dettaglio e vorrei riuscire a farvi percepire lo stupore dei miei occhi nel comprendere quanto ingegno ci sia nell’architettura di chi si dedica alle zone periferiche delle grandi città, a quei quartieri che troppo spesso soffrono il divario culturale ed economico con i complessi del centro. Ma ci sono casi in cui le immagini riescono a raccontare le esperienze vissute in modo più semplice e incisivo di mille parole o pensieri; questo è uno di quelli.

[Informazioni Pratiche: Le attività Educational per le scuole proseguono fino a fine mostra il 27 novembre; le famiglie, invece, possono partecipare tutte le domeniche fino al 13 novembre]

[*Approfondimento: F.I.L.A. (Fabbrica Italiana Lapis ed Affini) è nata a Firenze nel 1920 ed è gestita dal 1956 dalla famiglia Candela; è quotata in borsa dal 2015 e ha registrato negli ultimi vent’anni una crescita significativa, tanto da aver perseguito una serie di acquisizioni strategiche, fra cui l’italiana Adica Pongo, la statunitense Dixon Ticonderoga, la tedesca LYRA, la messicana Lapiceria Mexicana, la brasiliana Lycin, l’inglese Daler-Rowney Lukas e l’inglese St. Cuthberts]
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