Devo ammetterlo: fino ad oggi sono stata una mamma molto fortunata, Lavinia in un anno e mezzo di vita ha sempre mangiato tutto quello che le abbiamo offerto (escludendo le brevi parentesi in cui rifiuta singoli alimenti per un paio di giorni, ma mi sono convinta sia una sua piccola forma di ribellione pre adolescenziale, d'altronde mancano solo 11 anni all'adolescenza vera e propria, no!?). Lo svezzamento è stata una fase davvero serena, una continua scoperta di sapori e consistenze che ci ha fatto capire fin da subito quanto nostra figlia fosse destinata a diventare una buona forchetta.
Oggi mangia esattamente tutto quello che mettiamo in tavola, ovviamente siamo attenti a tagliare in pezzi quello che non riuscirebbe a gestire da sola e selezioniamo attentamente i piatti da servire; le lasciamo scoprire consistenze e sapori in perfetta autonomia, convinti che stimolare la sua curiosità sia la tattica vincente per farle amare il cibo. Sono attenta e scrupolosa nella scelta della materia prima, senza eccedere in fanatismi o eccessi, alimento con costanza la mia voglia di conoscere e sperimentare nuove pietanze, coinvolgendo anche Lavinia in questi esperimenti.
Un'importante occasione per approfondire il tema dell'alimentazione nell'infanzia mi è stato offerto qualche giorno fa da Unaitalia, l'associazione che riunisce i principali produttori di carni avicole del nostro paese. Ci si è posti una domanda semplice e importante "Bimbi a tavola: Quanto ne sanno le mamme italiane?". Un'approfondita ricerca della Doxa ha permesso di scoprire che il 90% delle mamme prepara personalmente i pasti dei bambini, scegliendo sempre la qualità a costo di spendere di più e prediligendo il made in italy. Tuttavia 6 mamme su 10 temono che la dieta dei propri figli non sia sufficientemente equilibrata.
Quest'ultimo dubbio è legittimo, per conoscere realmente bene la giusta combinazione dei nutrienti bisognerebbe approfondire i temi della sana alimentazione in modo professionale o in alternativa avere sempre a disposizione un esperto. La campagna di comunicazione "W il pollo", promossa da tempo da Unaitalia, vuole proprio raccontare la versatilità di un alimento amato da grandi e bambini, da prediligere per la sua carne magra, nutriente e facilmente digeribile. Il dottor Giuseppe Morino, Responsabile dell'Unità Operativa di Educazione Alimentare dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, ha esposto durante l'incontro consigli importanti per i genitori che vogliono variare la dieta della famiglia. É corretto proporre pasta e pane quotidianamente, facendo, però, attenzione a non associarli e alternandoli con cereali e riso; la porzione suggerita di carne è di 3 volte a settimana con preferenza per quella bianca (i motivi sono sopra indicati); anche legumi e pesce dovrebbero essere consumati 3 volte a settimana e ogni giorno almeno 5 porzioni di verdure e frutta.
É complesso riuscire a mettere d'accordo tutti, accontentando gusti e preferenze, ma il pollo in questo arduo compito pare essere il giusto compromesso. É fonte di proteine con pochi grassi di buona qualità, inoltre contiene vitamine e sali minerali e 9 bambini su 10 lo mangiano con piacere. Non mi ha sorpreso scoprire che la cotoletta è in assoluto il piatto preferito dai più piccoli, seguita dal pollo al forno, dalle crocchette e dalla scaloppina in padella. Appurato che tutti si lasciano conquistare da questo ingrediente è emerso, dalla ricerca della Doxa, che le mamme pur acquistando il prodotto vorrebbero approfondire il tema della sicurezza dello stesso, magari seguite da un esperto. I pregiudizi e i falsi miti da sfatare sono ancora tanti, a partire dalla convinzione che la carne di pollo contenga ormoni. Nulla di più errato, basti pensare al fatto che questi sono illegali e che i rigidissimi controlli che vengono effettuati nella filiera produttiva ne individuerebbero subito la presenza. Il direttore di Unaitalia Lara Sanfrancesco è stata chiara e sicura in merito all'argomento, sottolineando come le uniche indicazioni da seguire per un corretto consumo del pollo siano l'attenzione ad effettuare una giusta cottura ed evitare di lavare la carne rischiando in questo modo la contaminazione della stessa.
Appurato quali sono gli ingredienti da prediligere nella dieta dei piccoli è stato necessario acquisire nuove idee per proporre, soprattutto le verdure, in piatti accattivanti. La famosa food blogger Sonia Peronaci ha proposte due ricette facili da preparare e davvero creative. Le ha definite "ricette tranello" perché, giocando con le forme e travolgendole, ha ricreato un bruco di polpette di pollo che strisciava su un letto di crema di spinaci, decisamente più accattivante di un timballo o di un polpettone con carne e verdure. L'idea alla base è quella di assecondare le esigenze dei bambini nelle diverse fasce d'età, preferendo purè e polpette quando sono piccoli, nel periodo in cui hanno già le idee già chiare sui gusti a tavola.
Post in collaborazione con Unaitalia